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lunedì 18 aprile 2011

Energia da biomasse vegetali

Che cos'è l'energia della biomassa? Si tratta di una forma indiretta di energia solare accumulata in qualsiasi materiale organico vegetale (alberi,erbacce) tramite il processo della Fotosintesi; i vegetali infatti utilizzano i raggi solari per trasformare acqua e anidride carbonica in sostanze energetiche che servono alle stesse per autoalimentarsi. Oltre ad essere un'ulteriore fonte di energia utilizzabile dall'uomo, questa fonte di energia costituisce una grande risorsa per l'ambiente: la sua più importante caratteristica è infatti quella di non alterare il bilancio di anidride carbonica nell'atmosfera; l'anidride carbonica immessa nell'atmosfera, quando le bruciamo ad esempio, è la stessa quantità che queste hanno assorbito durante la loro crescita! Notevole differenza con i combustibili fossili che producono CO2 in grande quantità durante la combustione, ma non c'è modo di completarne il ciclo riportandola alla forma organica.

La biomassa è una fonte largamente presente sul nostro pianeta: si posso utilizzare la piante estirpate, e quindi inutili, o piantarle appositamente, magari vicino agli impianti che le utilizzeranno per ridurre i costi di trasporto e il conseguente inquinamento. La biomassa può essere ricavata da numerose fonti naturali, oltre che dagli scarti dell'agricoltura, dell'allevamento e dell'industria, come ad esempio: le piante e gli alberi (scarti di lavorazione del legno o della cellulosa, residui di potature, legname coltivato allo scopo, residui agricoli), scarti dell'industria alimentare (noccioli, vinacce, gusci, fieno, sansa), reflui degli allevamenti e delle discariche, rifiuti urbani (frazione organica), rifiuti industriali (cascami di cotone, canapa). Esistono inoltre vere e proprie colture energetiche che si differenziano in tre classi a seconda dell'utilizzo: colture zuccherine (mais, cereali, sorgo), colture oleaginose (girasole, colza, soia), colture ligno-cellulosiche (sorgo da fibra, kenaf, canapa, canna comune, miscanto, panico, falaride, cardo, pioppo, salice, robinia).

Ma come si ricava l'energia da questi vegetali? Ecco i metodi più utilizzati:
-Combustione: è il metodo più semplice e da sempre usato dall'uomo, ha un buon rendimento quando i residui sono ricchi di cellulosa e lignina.
-Digestione anaerobica: avviene in assenza di ossigeno e consiste nella demolizione ad opera di microorganismi che producono gas al 50/70% di metano; svolgendosi il processo in appositi impianti il gas è facile da raccogliere e comprimere per essere poi utilizzato come fonte di energia. Inoltre al termine del processo si conservano azoto, fosforo e potassio, elementi nutritivi per il vegetali che vengono restituiti al terreno tramite la fertilizzazione. Questo metodo viene impiegato anche per produrre gas dalle deiezioni animali, dai reflui civili, dai rifiuti alimentari e la parte organica dei rifiuti solidi urbani; Attenzione: il gas metano è un potente gas serra! Facendo la raccolta differenziata e separando l'umido dal resto favoriamo la raccolta del metano impedendo la sua immissione spontanea nell'atmosfera.
-Digestione aerobica: consiste nella metabolizzazione delle sostanze da parte dei batteri in presenza di ossigeno; questi producono elevato calore come conseguenza dell'attività metabolica che può essere recuperato con l’impiego di scambiatori a fluido.
-Produzione di biocarburanti: dalle piante oleoginose come la soia e il girasole si ricavano olii appunto che si utilizzano come combustibili e risultano più economici di quelli prodotti con i combustibili fossili.

Maggiori info: http://www.agripower-srl.com/
http://www.verdenergia-schieppe.it/index.htm
http://www.biomasseeuropa.com/site/pages/home-page