Sul tema della certificazione energetica il 2
febbraio 2007 è entrato in vigore il D.Lgs. 311/2006, che ha recepito le
Direttive sul tema e ha modificato in parte il D.Lgs. 192/2005 prevedendo, a
partire dal 1° luglio 2007, l’obbligo di certificazione
energetica per gli edifici
esistenti superiori a 1.000 m2 ed estendendolo dal 1° luglio 2008 a tutti gli
edifici, mentre dal 1° luglio 2009 anche alle singole unità immobiliari nel
caso di trasferimento della proprietà.
Per classificazione energetica degli edifici si intende
quell'operazione che permette di quantificare l'ammontare dell'energia che
viene consumata all'anno per mantenere l'edificio stesso e consente pertanto di
attribuire alle abitazioni una classe, dalla più virtuosa energeticamente, e
quindi economicamente, alla più dispendiosa. Gli edifici a basso consumo
energetico si collocano all’interno di una specifica classe energetica in base
a quanto combustibile consumano all'anno per ogni metro quadro di superficie
riscaldata.
Le classi energetiche sono le seguenti:
La certificazione energetica degli edifici fornisce uno strumento di informazione per l'acquirente o il proprietario sulla prestazione energetica ed il grado di efficienza di abitazioni e fabbricati e contribuisce a rivalutarne l’immagine e ad incrementarne il valore di mercato; a garanzia della sua attendibilità, la certificazione energetica dovrà essere rilasciata da esperti o organismi terzi estranei alla proprietà, dei quale dovranno essere garantiti la qualificazione e l'indipendenza.
Come valutare la classe energetica del proprio
edificio
La classe energetica non dipende solamente dalla
tipologia del riscaldamento presente, ma anche dalle tipologie di materiali,
pareti e serramenti, che costituiscono l’involucro dell’edificio. La classificazione energetica varia anche in
base alla zona climatica di appartenenza. L’unità di misura
utilizzata per individuare le sei aree in cui è stata suddivisa l’Italia è il
cosiddetto “Grado-Giorno” (GG), che
corrisponde alla somma (riferita al periodo di funzionamento dell’impianto di
climatizzazione invernale) delle differenze giornaliere tra la temperatura
media esterna giornaliera e la temperatura ambiente di 20 gradi.
La
prima cosa da fare per stimare la classe energetica di un edifico con
riscaldamento autonomo è determinare dalle proprie bollette gas il consumo
annuo in metri cubi di gas metano per il riscaldamento invernale. Una
volta individuato questo valore, occorre moltiplicarlo per 8,3 per ottenere il
consumo annuo espresso in kWh termici. Infine, si divide tale consumo per i
metri quadri di superficie utile dell’abitazione, ricavando in questo modo il
consumo annuo per metri quadrati per il riscaldamento invernale, espresso in
kWh termici.
Per semplificare
questo calcolo da oggi si può fare affidamento al nuovo sistema sviluppato da
SunergySOL, azienda piemontese specializzata nelle soluzioni per l’energia; grazie
al suo sistema è possibile ricevere un’analisi completa della classificazione energetica
dell’immobile semplicemente inserendo
in un form online alcune informazioni relative ai propri consumi energetici e
alle caratteristiche della nostra casa. Inoltre nell’analisi che effettua
SunergySOL non solo compare la classe energetica di appartenenza dell’edificio,
ma sono indicati anche gli interventi che possono essere realizzati per ottimizzare i
consumi di energia.