Physalia è stata progettata per navigare nei fiumi europei maggiormente inquinati come il Danubio, il Volga, il Reno, il Guadalquivir per poi arrivare anche fino all’'Eufrate e al Tigri. Durante la navigazione assorbirà CO2 e inquinanti chimici grazie ad una rete idraulica che percorre la sua superficie e le consente di filtrare l'acqua del fiume, inoltre è dotata di un sistema di purificazione dagli inquinati biologici posto sul tetto. La struttura di Physalia è realizzata interamente in acciaio rivestito in alluminio, che a sua volta è ricoperto da uno strato di anatasio, una delle forme minerali dell'ossido di titanio (TiO2) che purifica l'acqua attraverso un meccanismo di catalisi chimica attivata dai raggi ultravioletti.
Questa nave è stata progettata con un'architettura a zero emissioni di anidride carbonica, ed è essa stessa un impianto di energia rinnovabile; è in grado di generare più energia di quanta ne consuma. Il tetto della nave è dotato di celle fotovoltaiche e sotto dello scafo si trovano delle idro-turbine che trasformano l'energia del moto ondoso del fiume in energia idroelettrica.
Nemmeno all'interno poteva essere un'imbarcazione tradizionale, Physalia contiene infatti quattro giardini che rappresentano i quattro elementi della terra: il Giardino dell’Acqua all'ingresso, sovrastato da un tetto di vetro; poi al centro della nave si trova il Giardino della Terra, dedicato alle ricerche internazionali che analizzano gli ecosistemi. Il Giardino del Fuoco è una specie di salotto subacqueo dedicato alle mostre permanenti sugli ecosistemi acquatici, mentre infine s’incontra il Giardino dell’Aria, uno spazio luminoso che si apre anche verso il paesaggio esterno.
Un gigante buono, creato dall'uomo, che tra qualche decennio potrebbe realmente fare il suo ingresso sulla terra e rendere dono all'ambiente delle sue capacità.